Descrizione e ubicazione
Il complesso è situato in via Monterumici, nelle immediate vicinanze del tribunale e della Stazione “Porta SS. Quaranta” ora dismessa.
Attualmente una parte del complesso è utilizzata come parcheggio ed una parte è occupata da alcune costruzioni fatiscenti, prima destinate alla sezione servizi comunale e centro di prima accoglienza per extracomunitari, che nelle previsioni del programma devono essere demolite.
Dati tecnici
Gli immobili di proprietà del Comune di Treviso hanno una superficie di ca mq. 17785, mentre quelli di proprietà dell’ATER (Ente Territoriale per l’Ediliza Residenziale della Provincia di Treviso) hanno una superficie di mq. 2430.
PIRUEA
Il complesso è interessato dal PIRUEA “Ex caserma Piave” oggetto dell’accordo di programma del 30/08/2004 tra il Comune di Treviso e ala Regione Veneto, approvato dalla Regione Veneto nel 2005.
L’accordo, scaduto il 30/08/2014, ai sensi del D.L.69 del 21/06/2013 (“Decreto del fare”), è stato prorogato di 3 anni. Quindi la scadenza degli obblighi è prorogata al 30/08/2017.
Periodo 2007-2014
E’ stata autorizzata l’alienazione del complesso con delibera Comunale n°23 del 02/04/2007. Le procedure di alienazione (3 aste dichiarate deserte e 1 trattativa privata dichiarata deserta) hanno coperto un arco temporale di 2 anni (dal 2007 al 2008).
Con la deliberazione n.23/2007 è stato dato atto che gli immobili oggetto di alienazione destinati a sede della “sezione servizi comunale” cessano la loro destinazione di pubblica utilità e pertanto rientrano dal patrimonio indisponibile al patrimonio disponibile comunale.
Con la realizzazione nel 2007 della nuova Sezione Servizi (Area Uno in Via Santa Barbara), i servizi tecnici comunali hanno man mano lasciato la sezione servizi comunale di Via Monterumici. Per qualche anno una parte degli immobili è stata utilizzata anche dalla Treviso Servizi srl.
Oggi, parte degli immobili sono ancora utilizzati come deposito/magazzino di materiale vario comunale.
2015
L’ex Caserma Piave è tuttora inserita nel piano delle alienazioni e valorizzazioni approvato con la delibera comunale n.90 del 22/12/2014, con questa annotazione: “Valutazioni in corso per definire le modalità di valorizzazione e/o alienazione.
Il 30 aprile il Comune di Treviso ha firmato una convenzione con IUAV (Facoltà di Architettura di Venezia) per l’avvio di un processo di progettazione partecipata.
Breve storia dell’area
Abbandonata dai militari negli anni Ottanta, è stata ceduta dal Demanio al comune nel 1989. Da allora le amministrazioni non sono mai riuscite a pianificarne un futuro.
L’intero complesso è suddiviso tra due titolari: il Comune di Treviso (circa il 90%) e l’Ater di Treviso (il restante). Dopo essere stata occupata negli anni novanta da alcuni immigrati che vi avevano stabilito un dormitorio, è stata sgomberata e, in parte, utilizzata come deposito dal Comune e dalla sua controllata Treviso Servizi.
Inutili le aste pubbliche fatte fino al 2011, procedure grazie alle quali l’amministrazione Gobbo-Gentilini ha cercato di “monetizzare” l’immobile. Partita da un’offerta da 15milioni, l’amministrazione è calata a 13 e infine a 12 milioni senza mai vedere compratori all’orizzonte.
Nullo, fino ad oggi, l’accordo sottoscritto a ottobre 2013 tra Comune e Ater che doveva portare a un progetto per trasformare l’ex presidio militare in un’ampio complesso di social housing.
A ottobre 2014 il complesso è stato occupato dal Collettivo Ztl.
Il 30 aprile 2015 il Comune ha formalizzato l’incarico a IUAV per l’avvio di un processo di progettazione partecipata.